Foto di Maria Murrone. Roma, Italia
A cura di Irene Puma
“Quarantene differenti” è il terzo articolo di una serie che si pone l’obiettivo di testimoniare attraverso degli scatti fotografici un momento storico tra i più emblematici.
Questa volta però il narratore non è uno solo, il racconto è affidato ad un coro di voci che con timidezza presentano la loro quotidianità e svelano il centro dei loro pensieri. Si nota il ritorno di alcune tematiche: la famiglia, gli animali domestici, i nonni e la visione del mondo filtrata da una finestra.
Sono proprio queste analogie che possono farci sentire più vicini tra di noi; le nostre vite e i nostri sentimenti alla fine sembrano trovare un unico filo conduttore.
Il prospetto del palazzo di fronte sicuramente cambierà tra Miami e Roma, ma forse quel che proviamo nel vedere ogni giorno quella visuale non si discosta così tanto.





Quasi a dire che le morti non sono tutte uguali, che alla fine – se è così – va anche bene.
Ci sono davvero categorie di esseri umani che possono andare sacrificate?
Gli anziani sono il patrimonio più grande che le precedenti generazioni ci hanno lasciato. I nostri vecchi sono la memoria del nostro Popolo. Sono la saggezza. Rappresentano il passato e al contempo l’impulso per il futuro.
Ci aiutano a non cadere in errori che la storia ci suggerisce di non commettere nuovamente.
Stiamogli vicino sempre, oggi più che mai.”
Foto e pensiero di Giacomo Maggio. Palermo, Italia






Foto e pensiero di Roberta Xafis. Palermo, Italia